Medicina Antiaging-Menopausa-Andropausa-Terapia di Modulazione Ormonale con Ormoni Bioidentici, Sarm e Peptidi

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Una dieta a misura di dna-la stampa di torino


LA RIVOLUZIONE DELLA NUTRIGENOMICA: LA STRADA VERSO DIETA E NUTRIZIONE PERSONALIZZATE.
 
Che il cibo abbia un ruolo fondamentale sulla nostra salute, non è una novità.
Ippocrate affermava che gli alimenti sono in grado di influenzare il “calore” dell'organismo e la genesi delle malattie. La medicina tradizionale indiana e quella cinese attribuiscono un ruolo fondamentale al cibo e sostengono che non esiste un’alimentazione sana in assoluto, ma l’alimento giusto per un determinato organismo esprimendo un concetto, quello dell’individualità biochimica, che e’ stato ripreso negli anni 50 dallo scienziato Roger Williams dell’Universita’ del Texas.
Ognuno di noi presenta una propria individualità biochimica in grado di influenzare la risposta al cibo e ai farmaci che assumiamo, all’ambiente in cui viviamo e quindi ad ammalarci o meno, a invecchiare lentamente o velocemente.
Mangiare è uno dei piaceri grandi della vita. Gli esseri umani si godono uno snack o un pasto approssimativamente 86.000 volte nel corso della loro vita. Con questa frequenza nel consumo di cibo, assicurarsi di mangiare bene è vitale per mantenere una buona salute a lungo termine. Ma cosa è sano /giusto dipende molto da chi/come sei.
Alcune persone hanno la pressione alta anche quando hanno una dieta priva di sale, mentre altre hanno una pressione sanguigna normale nonostante un’alimentazione ricca di sodio. Il colesterolo di alcune persone sale soltanto guardando una torta, mentre altre possono mangiare dolci 5 volte a settimana ed essere sani e magri. Anche le diete più famose funzionano solo su alcune persone.
Due esempi: il guru Jim Fixx ha smesso di fumare e ha perso 25 chili dopo aver iniziato a correre all’età di 35 anni. Nel 1977 scrisse un best seller sullo jogging che aiutò a lanciare la fitness revolution americana. Nel 1984, Fixx morì di attacco cardiaco mentre correva in una strada alberata nel Vermont. Aveva 52 anni. Un’autopsia ha rivelato un blocco delle sue tre principali arterie.
Un altro esempio: Winston Churchill. Era soprappeso, beveva whisky e fumava il sigaro. Nonostante ciò godeva di buona salute e mantenne una vita attiva e vibrante sino alla sua morte nel 1965, 2 mesi dopo aver celebrato il suo 90esimo compleanno.
Il segreto? Risponde il dottor Ascanio Polimeni, neuroendocrinologo pioniere nella diagnosi e cura di alcune patologie con l’ausilio dei test genetici - Può essere sintetizzato in una sola parola: geni
La verità è che un livello ragionevole di esercizio fisico è salutare per il nostro corpo e la nostra mente; ma al fine di migliorare salute e vitalità, un programma di allenamento e scelte alimentari, devono essere adattati ai nostri geni. Lo screening genetico non era disponile ai tempi di Jim Fixx, ma considerando che il suo livello di colesterolo era alto, poteva essere geneticamente predisposto a sviluppare aterosclerosi ed incidenti vascolari. Churchill invece era dotato di geni protettivi che gli hanno permesso di vivere una vita lunga e sana, nonostante il suo stile di vita non sano.
Ognuno di noi ha una “alchimia corporea” determinata dai nostri geni: quelle strutture sottili che determinano dal colore dei nostri capelli alla nostra sensibilità ad ammalarci. I geni determinano anche il modo con il quale il nostro corpo risponde al cibo e all’attività fisica.
 
Sino a qualche anno fa si pensava che tutto quello “scritto” nei geni determinasse il destino della vitasalute.
Niente è più lontano dalla verità – afferma il dott. Ascanio Polimeni, neuroendocrinologo - Abbiamo una miscela di geni buoni e cattivi, ma nessun messaggio genetico è scritto sulla pietra. In molti casi è possibile modificare questi messaggi genetici attraverso delle scelte nutrizionali intelligenti, interagendo con il nostro destino genetico.
E’ altresì possibile massimizzare il nostro potenziale genetico e raggiungere il più alto livello fisico e intellettuale, minimizzare il rischio di malattie.
 
 
E’ fondamentale sapere che mentre i geni determinano le nostre vulnerabilità (genotipo), il nostro stile di vita, incluso il cibo che mangiamo, l’aria che respiriamo e le sostanze tossiche alle quali siamo esposti , determinano quanto queste vulnerabilità saranno in grado di influenzare la qualità e la durata dela nostra vita (fenotipo).
Gli scienziati sono tutt’ora impegnati ad esaminare la relazione tra geni, alimentazione e stile di vita.
“Questo rivoluzionario settore di ricerca, in realtà, viene definito nutrigenomica ed è, insieme alla proteonomica e alla farmacogenomica, uno dei campi di applicazione delle scoperte derivate dal Progetto genoma umano. Obiettivo: sostituire alle diete standardizzate adatte a tutti, un’alimentazione personalizzata, tarata sul corredo genetico di ogni persona coadiuvata da integratori composti su misura come un abito da un sarto. Non solo per perdere peso, naturalmente, ma anche per prevenire malattie, vivere più a lungo e meglio.
Alla base delle ricerche di nutrigenomica c’è da un lato lo studio degli effetti della nutrizione sull’espressione dei geni che regolano la sintesi di proteine, ormoni, enzimi e coenzimi regolatori dei processi vitali, dall’altro la possibilita’ di individuare quelle variazioni infinitesimali dei geni che regolano la suscettibilità ad ammalarci nonché la sensibilità al cibo e a integratori alimentari.
Le conclusioni emerse dal progetto genoma evidenziamo che siamo per il 99.9% identici a livello di DNA. Il rimanente 0,1% del genoma umano è responsabile delle differenze più o meno visibili, dal colore dei capelli e degli occhi, alla nostra sensibilità alle malattie.
Questi cambiamenti infinitesimali dei geni, vengono definiti ''Polimorfismi Genetici’'.
L'analisi del polimorfismo genetico, effettuata con un semplice test realizzato sul DNA delle cellule di sfaldamento della mucosa del cavo orale, ci consente di valutare la predisposizione verso patologie metaboliche come l'obesità e il diabete, patologie dell'apparato cardio-respiratorio, del sistema nervoso ed immunitario. Può essere altresì valutato il grado di invecchiamento dell'individuo, il metabolismo dei farmaci e degli ormoni, nonché può essere stabilito il tipo di alimentazione e le cure nutrizionali, ma anche farmacologiche più appropriate per quel soggetto. La correzione della dieta e dello stile di vita, nonché la personalizzazione di una terapia con integratori, fitofarmaci ed ormoni naturali, consente di contrastare la predisposizione verso determinate patologie, nonché di rallentare il grado di invecchiamento ottimizzando l'età biologica; in poche parole, trasformare e riprogrammare il proprio destino genetico con dieta ed integrazione nutrizionale personalizzata.
 
 
 
 
A chi è indicato il test del DNA
 
DIETOLOGIA-ENDOCRINOLOGIA
Ai soggetti obesi, in sovrappeso o con patologie metaboliche, che vogliono conoscere l'esistenza di predisposizioni ereditarie al sovrappeso nonché stabilire un programma dietetico o dimagrante adatto al proprio profilo genetico.
ANTIAGING-BIOGERONTOLOGIA
A chi vuole conoscere il proprio grado di invecchiamento nonche' le misure dietetico-nutrizionali e le cure piu' appropriate da intraprendere con l’intento di migliorare l'eta' biologica.
MEDICINA PREVENTIVA
A quanti desiderano informarsi sulle proprie predisposizioni verso malattie cardiovascolari, respiratorie, neoplastiche, neurodegenerative, del sistema immunitario, verso l'osteoporosi, al fine di contrastare gli effetti negativi dell’ereditarietà attraverso la correzione dello stile di vita, della dieta e con l'assunzione di cure personalizzate.
GINECOLOGIA-ANDROLOGIA
Alle donne in menopausa, agli uomini in andropausa con l’obietivo di stabilire la terapia ormonale sostitutiva ottimale, nonche' dieta ed integrazione nutrizionale piu' adeguate alla propria salute.
MEDICINA INTERNA
A tutti coloro affetti da determinate malattie (infettive, immunologiche, dell'apparato cardiorespiratorio, metaboliche, neurologiche etc..) che vogliono conoscere il proprio terreno genetico con lo scopo di antagonizzare eventuali predisposizioni negative correggendo dieta, stile di vita e seguendo cure disegnate in base alle proprie esigenze.
MEDICINA DELLO SPORT
Agli atleti, agli sportivi ed a tutti coloro che hanno l'esigenza di seguire una dieta e di assumere gli integratori piu' indicati al proprio assetto genetico.
FARMACOLOGIA
Quando si vuole valutare il metabolismo individuale dei farmaci e stabilire le cure piu' adatte a seconda delle patologie e dell'individualita' genetica.
 
 
Come si esegue il test del DNA
 
L'esame viene eseguito sul DNA delle cellule della mucosa del cavo orale che vengono prelevate seguendo semplici istruzioni impartite dal proprio medico al quale verra' inviata, in 4-6 settimane, la risposta con gli oppurtuni suggerimenti dietetico-nutrizionali. Sara' lo stesso medico a stabilire, in base all'anamnesi ed al quadro clinico del paziente, quale tipo di test effettuare; essendo il proprio profilo genetico unico ed immodificabile, il test del polimorfismo del DNA viene effettuato una sola volta nella vita per ciascuna tipologia.
 

ECCO UNA DECINA DI GENI DALLA CUI ANALISI DEL POLIMORFISMO, E’ POSSIBILE TRARRE INFORMAZIONI SU COME PERSONALIZZARE L’ALIMENTAZIONE NONCHE’ LO STILE DI VITA AL FINE DI OTTIMIZZARNE L’ESPRESSIONE GENETICA.

 

 

 

 

 

 

 

 

Gene APO A1.APOLIPOPROTEINA A E’ IL MAGGIOR COMPONENTE DEL COLESTEROLO BUONO DETTO HDL DEPUTATO ALLA PULIZIA DEL SANGUE DEL COLESTEROLO CATTIVO LDL.IN UNA VARIANTE DEL GENE SONO INDICATI GLI OMEGA3 AL FINE DI FAVORIRE LA PRODUZIONE DELLA PROTEINA,IN UN’ALTRA VARIANTE INVECE,L’ASSUNZIONE DI ALTI QUANTITATIVI DI OMEGA 3 PUO’ RIDURRE L’HDL.IN QUESTI CASO E’ CONSIGLIABILE UN LARGO CONSUMO DI OLIO D’OLIVA.

 

 

 

 

Gene mthfr:fondamentale nella produzione di un enzima che regola il processo di mutilazione,di fondamentale importanza nei processi di riparazione del dna,nel metabolismo epatico degli ormoni,nella produzione dei neurotrasmettitori e di altri processi vitali.una sua anomalia oltre ed alterare questi processi,favorisce l’accumulo di omocisteina sostanza tossica pericolosa per la salute di cuore,ossa e cervello.In alcune varianti genetiche,con scarsa attivita’ dell’enzima si consiglia l’assunzione di ac folico o di alimenti che lo contengono come le verdure a foglia verde tipo spinaci.

 

 

 

 

Interleuchina 10 e 6:proteine prodotte dal sistema immunitario,la prima ad azione antinfiammatoria,la seconda proinfiammatoria.Essendo l’infiammazione cronica uno dei processi chiavi dell’invecchiamento e di molte patologie correlate come arteriosclerosi,obesita’,artrite,m di alzheimer e via dicendo,uno squilibrio sull’espressione dei due geni con abnorme espressione del gene dell’interleuchina 6,predispone molte patologie nonche’ e’ un importante marker di ridotta aspettativa di vita.Utile in questi casi oltre l’assunzione di sostanze e cibo ad azione antinfiammatoria.Ridurre consumo di carni rosse,derivati del latte ed uova,incrementare consumo di cereali integrali ,frutta verdura e soprattutto pesce.The’ verde e vino rosso(con moderazione)sono di grande utilita’.

 

 

 

 

Geni del sistema di disintossicazione

 

 

 

 

- Geni della catena enzimatica dei citocromi P450;questa agisce a livello dei mitocondri del fegato promuovendo una prima trasformazione delle tossine in sostanze parzialmente idrosolubili mediante processi di ossidazione,riduzione ed idrolisi.Queste sostanze intermedie,sono anch’esse pericolose in quanto composte da radicali liberi.Questi sistemi enzimatici , metabolizzano parecchie sostanze tossiche, farmaci ed ormoni.Ci sono sostanze che ne stimolano l’attivita’(alcuni farmaci,caffeina,pesticidi,inquinanti ambientali,diete iperproteiche,alcol,arance) mentre altre la inibiscono(monossido di carbonio,ipossiemia,barbiturici,quercetina,pompelmo,carenze nutrizionali). In caso di rallentamento delle funzioni enzimatiche, potremmo avere reazioni avverse verso farmaci, accumuli di sostanze pericolose per la salute che vengono normalmente metabolizzate in questa fase come nitrosamine(che si sviluppano dalla cottura eccessiva di carni), e le sostanze tossiche presenti nel fumo,nei gas di scarico,erbicidi e pesticidi.Questi soggetti sono altresi’ particolarmente sensibili alla caffeina sostanza metabolizzata attraverso questa fase.In questi casi verra’ consigliata una dieta prevalentemente proteica,ricca di arance,mandarini,polifenoli diffusi in prugne e frutti di bosco,melograno,the’,soia e vino rosso,cereali, aglio,cipolla,cavoli e broccoli, nonche’ l’assunzione di vitamine del gruppo B, vitamina C ed E,estratti di rosmarino e di curcuma,tutti nutrienti che ne ottimizzano l’attivita’.

 

 

 

 

Gene del COMT (CATECOL-O-METILTRANSFERASI),enzima metabolizzatore degli estrogeni e della dopamina ,una scarsa attinvita’ dell’enzima favorisce l’accumulo di metaboliti degli estrogeni pericolosi per la salute del seno nonche’ di neurotrasmettitori con importanti disturbi d’ansia.Eventuali dedicenze di questi enzimi andranno ottimizzati co assunzione di alimenti ricchi in acido folico e vitb6 come verdure a foglia verde come spinaci,lattuga.Consigliato anche l’avocado.

 

 

 

 

-Geni del gruppo enzimatico della glutatione-S-transferasi, coinvolto nella coniugazione di molte tossine idrosolubili.In caso di deficit viene consigliata l’ l’assunzione di cavoli,broccoli,aglio e cipolla e di cibi fortemente antiossidanti come quelli ricchi in bioflavonoidi (the’, arance, uva nera). Sia i bioflavonoidi che i cavoli e tutte le crucifere(ricche di glucosilonati) hanno una forte capacita’ di induzione dell’espressione di questi geni.

 

 

 

 

Gene delSOD, enzima intracellulare che blocca l’azione di molti radicali liberi.In caso di carenza della produzione di questo enzima,e’ consigliabile il consumo di una dieta ricca di antiossidanti come frutta verdura,vino rosso the’ verde,olio d’oliva.

 

 

 

 

GENE DELLA G-PROTEINA SUBUNITA’ BETA3 che regola la sensibilita’ delle cellule di fegato,muscoli e pancreas all’insulina.Una variante genetica predispone ad alti livelli di insulina e quindi diabete ed obesita’,anomalie dei grassi del sangue,malattie cardiovascolari.Utile in questi casi un’alimentazione con pochi carboidrati specie quelli ad alto indice glicemico come dolci,pasta,pizza ed un eccesso di frutta ,PRIVILIGIANDO VERDURE E PROTEINE MAGRE.Fondamentale un ‘attivita’ fisica di tipo aerobico.

 

 

 

 

Gene per il recettore della vitamina D:UN POLIMORFISMO DI QUESTO GENE PREDISPONE, AD UN ALTERATO METABOLISMO DEL CALCIO NELLE OSSA CON CONSEGUENTE OSTEOPOROSI.UTILE INCREMENTARE UOVA.LATTICINI E LEGUMI CLASSICAMENTE RICCHI DI CALCIO.

 

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06 Dicembre 2006