BEAU TY CHRISTMAS
Natale: una ricorrenza religiosa (la più importante!), ma anche un bisogno psicologico ancestrale di praticare rituali in gruppo e di condividere significati ed emozioni, sostengono i ricercatori australiani della Scuola di Psicologia e Counselling della Queensland University of Technology. Comunque lo si interpreti e lo si viva, è proprio quello che ci vuole per riappropriarsi di una dimensione emotiva giocosa (oltre che spirituale) in un periodo, quello invernale, vagamente claustrofobico e davvero poco ludico. “Un’atmosfera natalizia vissuta con piena adesione, come tutte le situazioni e le novità piacevoli capaci di interrompere “routine” poco gradevoli ha, tra i tanti riflessi positivi, anche quello di attivare tutto il sistema ormonale, con benefiche ricadute anche a livello estetico: è noto, infatti, che la pelle risenta dell’azione degli ormoni”, fa notare Ascanio Polimeni, medico,specialista in neuroendocrinolgia, membro del Comitato scientifico dell’International Hormone Society e codirettore di Regenera Research Group,nuova società scientifica di healthy aging. Natale è anche un mood che si percepisce attraverso dei simboli, delle immagini, che rimandano a ricordi disincantati della propria infanzia e che come messaggi subliminali ci trasmettono positività, alimentando così il circolo vizioso del benessere (anche cutaneo)! Su queste premesse, azzardiamo un’interpretazione in chiave beauty di tre simboli cromatici che ricorrono nelle iconografie, negli oggetti, negli addobbi che richiamano il Natale.
Oro. “Solare” e per questo ancor più apprezzato in un periodo che coincide con il solstizio invernale (21 dicembre), con il lento ritorno alla luce. Ma soprattutto ricercato e conteso: ovunque si trovi, l’oro è un metallo che muove meccanismi economici, sociali, politici. E, inutile ribadirlo, insieme ai diamanti è tra i preziosi più desiderati dal genere femminile. Sono in pochi però a conoscere il potere alternativo della polvere 24 carati. “Ne basta un’esigua quantità nelle formule per incrementare le difese della pelle , dice Carla Scesa, Carla Scesa, docente di Chimica dei Prodotti Cosmetici, Università Cattolica di Roma.
Bianco. Ovvio: come la neve, come White Christmas, cover natalizia tra le più famose di sempre e, sul fronte beauty, come il morbido effetto éclat, che illumina la pelle grazie a formule whitening, ossigenanti e riattivanti la microcircolazione. Come quelle, per esempio, con vitamina C (anche in maschera al 10%) e acidi della frutta, che stimolano il turnover cellulare. Suggestioni “In bianco” anche nei make-up più sofisticati. E (dopo l’oro), sempre in tema di preziosi: bianco come la "Princesse Palawan", la seconda perla più grande del mondo (per 2,25 chili ed è larga 15 centimetri circa), con un valore stimato di 275mila Euro. “Polvere di perle micronizzata che si trova non di rado inserita in formule cosmetiche per pell, dice Scesa.
Rosso. Primitivo, sensuale, energico (e “anticrisi”), è un colore di base, fortemente legato al Natale come simbolo di calore, forza, vita. Irresistibilmente vintage, trionfa nei make-up di stagione con labbra “vestite” di nuances scarlatte, intense e rigorosamente mat, e con un effetto ottico illuminante su tutto il viso. Rosso come l’uva e come il vino, il “nettare divino” ricco di resveratrolo e altri potenti antiossidanti, sempre più utilizzati in cosmetica (oltre che per trattamenti in beauty farm). “Tra questi spicca il picnogenolo (estratto dagli acini dell’uva), che migliora la microcircolazione vasale (adatto per la couperose e la pelle sensibile?) e che, legandosi al collagene e all’elastina, ne limita la degradazione a,gendo così da antiaging”, conclude Scesa.