Medicina Antiaging-Menopausa-Andropausa-Terapia di Modulazione Ormonale con Ormoni Bioidentici, Sarm e Peptidi

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130 DI QUESTI GIORNI-FORM MEN MAGAZINE-AGOSTO.09-


130 di questi giorni
 
Spegnere più di 100 candeline oggi non è più un traguardo impossibile: ma la vera sfida è arrivarci in buona salute. La scienza ci aiuta svelando i punti deboli del nostro DNA, e noi possiamo fare il resto con la dieta, gli integratori giusti e uno stile di vita adeguato. 
Ecco come
 
 
All’ingresso del villaggio di Ogimi, nell’isola giapponese di Okinawa (uno dei luoghi del pianeta con il più alto tasso di centenari nella popolazione) c’è un messaggio di benvenuto scolpito nella pietra che dice: A 70 anni sei un bambino, a 80 un giovane, e se a 90 qualcuno dal paradiso ti invita a raggiungerlo, rispondi: va via, torna quando avrò cento anni.
Oggi possiamo vivere molto più a lungo di un secolo fa. La nostra aspettativa di vita è tripla rispetto a quella dei nostri bisnonni e, secondo gli scienziati, ciascuno di noi può ambire a spegnere tra le 100 e le 130 candeline. Il problema è come arrivare a questo traguardo in buona salute: attivi, vitali e autosufficienti.
In altre parole, come dicono i medici, da successful agers, persone che invecchiano con successo. A fronte di enormi progressi nella medicina, infatti, cancro, malattie cardiovascolari e altri malattie hanno ancora un’incidenza molto elevata. Che aumenta proprio con l’avanzare degli anni. Come evitarle e restare giorvani più a lungo? Giocando d’anticipo.
 
PERCHE’ INVECCHIAMO
 
I segni visibili dell’invecchiamento, dalle rughe, alla difficoltà a ricordare fatti o nomi sono la manifestazione di un processo che avviene in ogni singola cellula. Ogni giorno da 30mila a 70mila eventi metabolici danneggiano il nostro DNA; ma, quando siamo giovani, le nostre cellule sono in grado di riparare la maggior parte dei danni quotidiani: scrivono Vincent Giampapa e Ascanio Polimeni ne Il Fattore Genetico  edito da Sperling & Kupfer -  “Intorno ai 30 anni i nostri geni non riescono più a riparare i danni del DNA con la stessa velocità di un tempo ….. e’ il momento in cui inizia l’invecchiamento negativo”
 
COME UN’AUTOMOBILE
 
Il nostro corpo è un po’ come un’automobile nuova. Se la usi solo per andare e tornare dal lavoro, quasi sicuramente si conserverà bene per almeno una decina d’anni. Se invece la parcheggi in mezzo alla strada, percorri centinaia di chilometri al mese e subisci qualche incidente, con ogni probabilità la dovrai sostituire presto.
Il segreto per invecchiare bene è mangiare in modo sano seguire i ritmi naturali del corpo e non farsi corrodere dallo stress. Ma la ricetta non è identica per ognuno di noi: cambia a seconda delle nostre caratteristiche biologiche delle abitudini e del luogo ove lavoriamo e viviamo.
 
 
SFERA DI CRISTALLO


Come ritardare l’inizio dell’invecchiamento? Per esempio affidandoci a esami che danno un’istantanea del nostro profilo genetico e aiutano a capire con quale velocità stiamo invecchiando: “Aiutano a pronosticare la probabile futura storia clinica e a rallentarne lo sviluppo, con stili di vita e terapie personalizzati” spiega Francesco Marotta, gastroenterologo dell’Ospedale San Giuseppe di Milano, ricercatore presso il Dipartimento di Nutrizione Umana alla Texas University.
Quelli genetici più complessi e costosi studiano la predisposizione di ciascuno a sviluppare determinate malattie. Si utilizza una tecnologia che permette di analizzare simultaneamente diverse centinaia di snip (le varianti genetiche di ognuno di noi) fornendo un profilo di rischio.
 
PORTA LE LANCETTE INDIETRO
 
Come sfruttare queste informazioni? Imparando dai centenari, spiega il neuroendocrinologo Ascanio Polimeni,codirettore del progetto venerepersempre(www.venerepersempre.com) e della societa' scientifica Regenera Research Group(www.regeneragroup.com“dall’effettuazione di alcuni  studi scientifici  abbiamo capito che queste persone, oltre a possedere geni più “brillanti” hanno uno stile di vita semplice e sano: mangiano poco, sono poco stressati, hanno una mente serena, praticano attività sportiva, dormono meglio e regolarmente, hanno una forte spiritualità e ottime relazioni sociali” Partendo da queste considerazioni generali, con l’aiuto di un buon medico che consigli gli opportuni integratori alimentari, è possibile rallentare l’orologio biologico.
 
UNA GUIDA PER ORIENTARSI
 
Negli ultimi anni i test genetici e dello stress ossidativo hanno avuto molto successo. Alcuni sono disponibili su internet, ma solo pochi sono veramente affidabili – “Le richieste commerciali hanno creato una pericolosa faciloneria” avverte marotta.
Ci sono associazioni che li sfruttano a fini di lucro. Per esempio il sito americano Real Age (che calcola gratuitamente l’età biologica) forniva i dati raccolti alle aziende farmaceutiche, che poi pubblicizzavano i loro prodotti a chi faceva il test. Per fortuna non è la norma. “La legge punisce tali abusi. I nostri dati genetici sono protetti e tale materia e attualmente regolamentata dalla legge sulla privacy.
 
 
GLI ALLEATI DELLA LONGEVITA’
 
Oggi ci sono due nuove armi per contrastare l’invecchiamento. La prima è già in commercio si chiama pregnenolone ed è un ormone che influisce sull’umore, la memoria e la reazione allo stress. Migliora l’attenzione la capacità di concentrazione, la vista, l’udito. Va rigorosamente prescritto da un medico.
La vera frontiera della medicina antietà sono le cellule staminali. Fonte di tutte le nostre cellule, possono dividersi e moltiplicarsi dando origine a tessuti specifici: muscoli, ossa, pelle. Da 40 anni, quelle del midollo o del sangue sono usate per curare le leucemie.
Oggi possono essere utilizzate per rigenerare i tessuti del cuore in caso di infarto o per prevenire l’occlusione delle arterie. In futuro potrebbero diventare la prima scelta terapeutica in caso di tumori e trapianti. A questo scopo la reversina, scoperta da studiosi americani riporta le cellule che danno origine a tessuti specifici a uno stadio primario di cellule staminali, fornendo così una riserva di cellule utile in caso di malattia.
 
 
 
 
 
 
 
 
Così invecchia il corpo:
 
Cervello: il numero di cellule e connessioni nervose si riduce. Questo peggiora le performance mentali (memoria, attenzione, linguaggio) 
OCCHI: L’elasticità della lente (cristallino) diminuisce quindi la visione diventa meno nitida
Cuore: Se una cellula cardiaca muore (per esempio in seguito ad un infarto) non viene sostituita. In questo modo, il cuore fa più fatica a pompare sangue. Lo stesso accade se le arterie che portano ossigeno e nutrimento a questo muscolo sono danneggiate dall’arterosclerosi (riduzione del diametro interno del vaso) 
Muscoli: la massa muscolare con l’età si riduce e i muscoli diventano meno tonici. La forza, inoltre diminuisce
Ossa: Aumenta la fragilità delle ossa che sono più esposte a fratture: una patologia nota come osteoporosi.
 



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04 Febbraio 2010