Endocrino-Immunologia

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Se hai le paturnie, regola "l'orologio" che ti passano. oggi [giugno 1996]


Ma che cos'hai, le "paturnie?".
Con l'arrivo del caldo ? una domanda quotidiana. I musi lunghi, l'umor nero, la tendenza a scattare per nulla e a prendersela per qualsiasi cosa. Ma soprattutto l'instabilit?: un momento chiuso a riccio, un altro tutto allegro. Un giorno amico, sorriso a trentadue denti e pacche sulle spalle; il giorno dopo freddo e scontroso della serie: ?Che cosa vuoi da me??. Sono i tratti distintivi del ?paturnioso?, una ?bestia? tutt'altro che rara e destinata a moltiplicarsi a dismisura in un mondo che vive sotto il segno dello stress.
Con buona pace di mariti, mogli e colleghi costretti a dividere il letto (o la scrivania) con persone imprevedibili: si atzano al mattino con la luna storta, salutano a denti stretti biascicando un azzoppato ? 'ngiorno?, e non accennano un sorriso se non dopo le tre. Guai a parlargli di bollette o di lavoro prima dell'ora dell'aperitivo! Si rischia di farsi mandare a
quel paese. Ma che cos'? esattamente la paturnia? Di quali oscuri disagi soffre realmente il paturnioso? E come aiutare i lunatici a superare i repentini sbalzi d'umore? Lo abbiamo chiesto a quattro esperti in materia.

LA SEROTONINA

?Oggi sappiamo per certo che le cosiddette 'paturnie" non sono colpa di un "caratteraccio" ma un difetto di sincronizzazione del nostro orologio biologico>', spiega il dottor Ascanio Polimene, specialista in ?crononeuroendoncrinologia>', la nuovissima branca della medicina che studia questi problemi.
?Il cosiddetto "orologio biologico' una striscia di tessuto nervoso situata
nella parte centrale del cervello, detta ipotalamo, ? un organo vero e proprio, come il cuore o la pelle. Il suo compito ? di adattare i comportamenti dell'organismo all'ambiente.

?Funziona come un computer di bordo?, afferma il dottor Polimeni. ?Registra ogni variazione di luce, temperatura, pressione, atmosfera e stimoli fisici di qualunque natura per tradurli in variazioni di pressione arteriosa, battito cardiaco, produzione di ormoni, ritmo respiratorio, e cos? via. Quando l'orologio biologico capta le prime luci dell'alba, per esempio, il nostro organisino comincia a produrre la serotonina, il "messag?
,ero chimico" che d? al sistema nervoso la carica e ci aiuta a iniziare col piede giusto la giornata. Quando poi viene buio, la serotonina cede il passo alla melatonina, un ormone che ci predispone al sonno e al riposo.
Questo se lutto funziona bene. Ma ci sono delle persone che hanno l'orologio un po' sregolato. Li potremmo chiamare i ?gufi? e le ?allodole?. Gufo ? quello che di sera fatica a produrre la melatonina, l'ormone della buona notte. Topo di discoteca, nottambulo o semplicemente insonne in pigiama, fatica ad addormentarsi prima di una certa ora. Di conseguenza al mattino si alza con la luna storta, ? stanco, assonnato e ha tutte le funzioni fisiologiche rallentate: pressione bassa, riflessi annebbiati, difficolt? di concentrazione e di parola, cervello che viaggia ancora allo stato di sonno. Tutti segni che la produzione di serotonina fatica a essere avviata.
?All'altro estremo?, afferma il dottor Polimeni, ci sono le 'allodole": quelli che alle sei e mezzo del mattino sono gi?"pimpanti",hanno la battuta pronta e i riflessi all'erta. Il loro problema ? che rischiano di strafare nella prima parte della giornata per ritrovarsi poi scarichi e "musoni" di sera, dal momento che la melatonina, in perfetto pendant con la serotonina, viene prodotta con largo anticipo. E allora, ecco gli sbadigli a cena e la voglia di chiudersi in se stessi?.

Che fare? Esiste un modo per compensare questi squilibri? Ecco alcuni consigli:

? Melatonina ?calibrata?.
Secondo quanto affermano molti medici, per "gufi" e "allodole", ? utile I'assunzione calibrata di melatonina, l'ormone in grado di riequilibrare il ritmo sonno veglia. Ma attenzione, si tratta di un medicinale a tutti gli effetti e va preso solo dietro pre?
scrizione medica, dopo accurati esami diagnostici che definiscono la dose adatta a ?quel? singolo organismo. Altrimenti si rischia di mandare ancora pi? in tilt il nostro ?timer? biologico.

? Cioccolato. Un modo per ridurre gli sbalzi d'umore ? integrare la dieta con piccole dosi di magnesio, il minerale che riequilibra il sistema nervoso, di cui ? ricco il cioccolato. Non a caso chi si sente "scarico" tende a mangiare dolci. Chi ha paura di ingrassare pu? assumere il magnesio sotto forma di integratore.

? Integratori vitaminici. Anche la vitamina B6 ? utile, perch? aiuta il funzionamento dei neurotrasniettitori. Abbonda nell'insalata, nelle banane, nei cavoli, negli asparagi, nelle
lenticchie, nelle cipolle, nelle noci e nel lievito di birra. Oltre, naturalmente, a rientrare in molti integratori alimentari.

? Le buone abitudini.

?Non occorre diventare schiavi della melatonina, come un tempo del sonnifero'>, afferma Polimeni. ?Basta prenderla per un po', finch? l'orologio biologico non si sincronizza sui nuovi ritmi. Dopodich?, conta molto lo stile di vita: abituarsi a mangiare alla stessa ora, coricarsi o alzarsi a suon di sveglia. Seguire insomma ritmi regolari,a volte serve pi? di una buona medicina?.
17 Novembre 2004