Endocrino-Immunologia

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Le terapie dolci per star meglio nei giorni critici io donna [1996]


L?ultima edizione del Diagnostic and statistical manual of mental disorder, la "bibbia" degli psichiatri americani, l'ha definita "disturbo disforico premestruale". In pratica una forma minore di depressione. E subito ? partita la denuncia delle femministe: le donne, dicono, sono trattate come malate di mente, mentre hanno solo fisiologici malesseri prima del ciclo. Attorno alla sindrome premestruale (Pms), un disturbo che, secondo le statistiche pi? recenti, interessa quasi il 50 per cento delle donne in tutto il mondo, ? dovunque ancora polemica. Anche fra gli specialisti. C'? chi d? la colpa agli ormoni e chi a una semplice carenza alimentare. Chi a un'alterazione dell'orologio biologico e chi, appunto, alla depressione. Una cosa per? ? certa: oggi la Pms pu? essere smascherata, identificata e curata. Ecco, dopo tanti annidi ricerche, che cosa hanno scoperto gli esperti.

Un puzzle di sintomi
?Finora si ? arrivati a identificare ben 150 sintomi, di tipo fisico e neuro psichico, tutti riconducibili alla sindrome premestruale, la cui combinazione varia enormemente da donna a donna>' spiega Ascanio Polimeni, neuroendocrinologo, direttore dei Centri per la cura della Pms e della menopausa di Milano e di Roma e autore del primo libro sull'argomento, appena uscito in Italia: Pms, La sindrome premestruale. ?I sintomi vanno dal mal di testa e da un senso di gonfiore a mani, piedi, seno e addome fino a nausea, ipoglicemia e modificazione delle funzioni intestinali; da disturbi del sonno, ansia e irritabilit? fino a sbalzi d'umore, aggressivit?, depressione e voglia smodata di dolci e alcolici. Ma, perch? si possa parlare di Pms vera e propria, i disturbi devono manifestarsi dopo l'ovulazione, essere presenti per almeno tre mesi consecutivi, in buona parte dell'anno e durare un minimo di 5 giorni prima dell'inizio del flusso'>.
Studi recenti, come quello appena pubblicato su Lancet da john Studd dell'Universit? di Londra, ricollegano la sindrome premestruale a un'improvvisa caduta dei tassi ormonali che si ripercuote a livello dei neurotrasmettitori, le sostanze presenti nel cervello che permettono ai neuroni di "dialogare" tra loro. ?In effetti la Pms ? un disturbo del sistema nervoso centrale, e non dell'utero o dell'ovaio? precisa Andrea Genazzani, direttore della Clinica ostetricoginecologica dell'Universit? di Pisa, uno tra i pi? qualificati esperti in materia. ?Gli ormoni interferiscono con le attivit? del cervello che influenzano il tono dell'umore, l'emotivit? e la percezione del dolore. Un tempo si pensava che il disturbo fosse dovuto
principalmente a carenza di progesterone, ma poi si ? visto che i maggiori imputati sono gli estrogeni. I quali, a loro volta, inducono variazioni in altri ormoni, come la prolattina, l'aldosterone o l'ormone antidiuretico (Adh), responsabili del ricambio idro salino nell'organismo?>.

Un'altra fra le teorie pi? moderne e accreditate lega la sindrome premestruale a uno sfasamento dell'orologio biologico, quella speciale "centralina" localizzata nell'ipotalamo che fa da trait d'union fra organismo e ambiente esterno. ?Quest'orologio ? come un radar che capta segnali sonori, luminosi e olfattivi che gli provengono dall'esterno, ma anche messaggi ormonali che gli arrivano dall'interno, cercando di adattare l'organismo alle varie modificazioni? spiega Polimeni. ?Ora, quando questa centralina va in tilt, per stress, squilibri nutrizionali o vulnerabilit? genetica, ecco che si possono manifestare i tipici disturbi premestruali?.
Fra le teorie pi? nuove e accattivanti sulle possibili cause della Pms, c'? quella dell'astinenza da oppiodi endogeni, le speciali sostanze (le endorfine per esempio) prodotte dal cervello che agiscono come gli oppiacei. ?Regolano la secrezione degli ormoni ovarici, controllano il senso della fame e della sete e aumentano il tono dell'umore? spiega Maurizio Marchini, ginecologo presso la Mangiagalli di Milano, con grande esperienza nel trattamento della Pms. ?Se queste sostanze vengono a mancare, come accade in fase premestruale, si crea nell'organismo una vera e propria crisi di astinenza cui possono seguire irritabilit?, ansia, depressione e accumulo di liquidi?.
Le terapie pi? all'avanguardia per la cura della sindrome premestruale si basano soprattutto sull'usodi sostanze naturali. Come il progesterone estratto dalla soia e da alcuni tuberi: chimicamente identico a quello umano, stabilizza la glicemia, rilasciala muscolatura uterina e ha effetto sedativo sull'ansia. O come i fitoestrogeni, estratti da alcune piante quali salvia, angelica e agnocasto, che si rivelano utilissimi nei casi di Pms dovuti a marcata carenza di estrogeni. E, per sincronizzare l'orologio biologico andato in tilt, pare non ci sia niente di meglio della nuova melatonina estratta dai legumi. ?E l'unica in grado di far riprendere il ritmo giusto? assicura Ascanio Polimeni, che sta sperimentando la melatonina su molti pazienti con ottimi risultati. ?Ma funzionano a dovere anche la fototerapia (la cura della luce), l'agopuntura e lo yoga, tutte tecniche che aumentano la produzione di endorfine?.

Infine, un'ultima novit? arriva dall'Inghilterra: Robert Pittrof, della King's College School di Londra, sta sperimentando il cerotto alla nitroglicerina per combattere i dolori mestruali. Con risultati sinora soddisfacenti.
17 Novembre 2004