CRONONUTRIZIONE - NUTRIGENOMICA

Tutti gli articoli sulla Dietologia e sulla Nutrizione.


Le feste hanno colpito ancora [anna gennaio 1993]


Le feste hanno colpito ancora: qualche chilo si ? aggiunto alla nostra linea gi? un po' appesantita... S?, dobbiamo dimagrire. Ma come evitare regimi tristi e punitivi? Si deve cercare una dieta ?astuta?, un sistema che ci aiuti a perdere peso senza affamarci e senza stancarci. Perch? si pu? anche tornare in linea dimenticando calorie e bilancine ?pesa porzioni? computerizzate.

Il modo c'? e non prevede tagli drastici al menu. Si continua a mangiare di tutto, o quasi. Il segreto ? saper scegliere il momento giusto per gustare i diversi cibi, e abbinarli bene. Un bel risotto? Non fa ingrassare: basta mangiar?

lo a pranzo. Pasta e fagioli? Allenta alla linea assai meno di tonno e fagioli. Un dolce peccato di gola? Se lo facciamo a colazione limitiamo i danni...

Sono alcuni trucchi suggeriti dalla cronodieta, una nuova dieta derivata dalla cronabiologia, la scienza che studia i bioritmi del nostro organismo. Secondo la cr0nobiologia, in ognuno di noi c'? un timer, un orologio interno che scandisce le oscillazioni delle varie funzioni biologiche, dalla temperatura alla pressione arteriosa, alla produzione degli ormoni. ?Oscillazioni che riguardano anche il metabolismo, il modo in cui utilizziamo il cibo)), dice il dottor Mauro

Todisco, il medico che ha ideato la cronodieta (autore anche del libro La cronodieta, ed. Tecniche Nuove) in collaborazione con il dottor Ascanio Polimeni e la dottoressa Gloria Caponeri.

Il punto di partenza del suo metodo ? un esperimento eseguito negli anni Settanta in America: a due gruppi di persone veniva servito un solo pasto al giorno di 2 mila calorie. Unica differenza il momento in cui questi volontari si sedevano a tavola: un gruppo al mattino e uno alla sera. Dopo qualche mese i ?mangiatori diurni? mantenevano invariato il loro peso, gli altri invece erano dimagriti. Come mai? ?Perch? l'organi?
smo non brucia le calorie in modo sempre uguale nell'arco delle 24 ore?, risponde Mauro Todisco. Il consumo calorico ? guidato da un complicato gioco di ormoni.

?La tiroide e le ghiandole surrenali, che hanno un'attivit? "demolitiva" sui grassi, funzionano al massimo nella prima parte della giornata?, spiega il dottor Ascanio Polimeni, nutrizionista. Meglio quindi cercare di sfruttare il loro lavoro. ?Gli alimenti a rischio per la linea, zuccheri, carboidrati e grassi, vanno mangiati al mattino, quando il metabolismo ? pi? accelerato)), suggerisce Ascanio Polimeni. Cos?... non lasciano traccia. ?Marmellata o miele su fette biscottate, succo di frutta, latte o

yogurt sono i componenti ideali per la prima colazione?, continua Polimeni. ?Ma vanno benissimo anche uova, formaggio o prosciutto magro: al mattino non solo vengono assimilati poco, ma si digeriscono meglio che in qualsiasi altra parte della giornata?. Gli stessi cibi a cena potrebbero risultare pesanti, perch? alla sera l'organismo ha una minore capacit? di digestione.


E a pranzo, cosa bisogna mangiare per controllare il peso? ?Verso mezzogiorno cominciano a calare gli ormoni che stimolano il metabolismo?, spiega il dottor Polimeni, ?ma si continuano a bruciare calorie a un buon ritmo. E il momento giusto per concedersi la pasta, il riso o i legumi, in porzioni normali, tra gli 80 e i 100 grammi a testa. Per completare il pasto verdure a volont??.

Nel pomeriggio, purtroppo, la situazione cambia radicalmente: a partire dalle 5 cominciano le ore in cui ? vietato sgarrare. L'organismo trasforma il cibo in grasso e tende a depositarlo: la colpa ? della tiroide che rallenta la sua attivi?

t?. E cos? la cena dovr? essere solo a base di proteine: carne e pesce. Perch?? Facile: hanno un potere ingrassante minore. Ma non solo. ?Le proteine stimolano l'ipotisi a sintetizzare HGH l'ormone della crescita che ha un effetto lipolitico?, dice Ascanio Polimeni. In altre parole l'HGH funziona da ?sciogligrasso?.

Ed ? molto importante che insieme alle proteine non si mangino carboidrati, nemmeno una fettina di pane, perch? il loro abbinamento fa diminuire la produzione di HGH e aumentare quella di insulina, ormone ?ingrassante? per eccellenza. Naturalmente niente grassi, che verrebbero tutti immagazzinati.

?Ai grassi meglio fare attenzione anche a pranzo?, precisa il dottor Polimeni, ?soprattutto se si ha l'abitudine di mangiare tardi, verso le due. Perch? vengono digeriti molto lentamente e quindi finiscono per essere metabolizzati alla sera, nel momento peggiore per la linea?. Via libera invece a grandi piatti di verdure, adottando il trucco di riservare al pasto di mezzogiorno quelle pi? ricche di zuccheri, come carote, cipolle e barbabietole. La frutta ? vietata alla sera: il suo contenuto zuccherino farebbe alzare il livello dell'insulina. Meglio mangiarla durante il giorno e, per non avere problemi di digestione, lontano dai pasti.

Queste le regole base della cr0nodieta, valide per tutti. Ma il metodo diventa pi? efficace se si introducono delle varianti secondo la propria costituzione fisica. Che fare, per esempio, quando il grasso si deposita dalla vita in gi? come spesso succede a tante donne? ?In questo caso, responsabile dell'aumento di peso ? una superattivit? del nervo vago, quella parte del sistema nervoso che "lavora" per farci ingrassare. Per bilanciare la situazione bisogna puntare sui carboidrati?, risponde il dottor Polimeni. ?Pasta o riso non dovranno mai mancare dal pranzo, perch? stimolano la produzio?
ne di serotonina, un neuromediatore che frena l'azione del vago?. Al contrario, per intervenire sugli squilibri neuro ormonali che fanno prendere peso nella parte superiore del corpo (?problema tipico non solo maschile, ma anche di molte donne in menopausa?, sottolinea Ascanio Polimeni), i carboidrati vanno quasi messi da parte: pastasciutta una sola volta alla settimana; carne, pesce e formaggi magri, sia a pranzo sia a cena, sempre arricchiti dall'onnipresente verdura.

Chi pu? ricevere pi? benefici dalla cronodieta? ?Sicuramente i reduci da una serie interminabile di diete ipocaloriche?, risponde il dottor Polimeni. Che si ritrovano con il metabolismo praticamente in letargo, e che per tenere sotto controllo il peso sono costretti a mangiare sempre meno. Per loro la cronodieta rappresenta una ?sterzata? riequilibrante: l'organismo riprende a bruciare calorie come dovrebbe, e la bilancia a scendere senza bisogno di digiuni.

Se il sovrappeso ? particolarmente accentuato, o ostinato, l'azione della cronodieta pu? diventare ancora pi? mirata. La terapia viene calibrata al millimetro grazie a una ?fotografia? del metabolismo personale.

Questa ?fotografia? si ottiene con tre esami: mineralogramma, vitaminogramma, aminoacidogramma. Semplici test su sangue, urine o capelli che permettono di conoscere esattamente il bagaglio individuale di minerali, vitamine e aminoacidi, tutte sostanze che influiscono sul lavoro degli ormoni e, di conseguenza, sul funzionamento del metabolismo. Cos? ? possibile correggere carenze ed eccessi.

?Per esempio, se abbiamo troppo calcio e poco potassio, la nostra tiroide non ci far? bruciare grassi a sufficienza?, spiega Ascanio Polimeni. Come ridarle un po' di sprint? ?Abolire latticini, uova e spinaci, ricchi di calcio. Alloro posto pomodori, peperoni, patate che contengono tanto potassio. Mangiati per? alla sera, quando la tiroide ha pi? bisogno di essere stimolata?.

Ma sull'attivit? ormonale si pu? incidere, oltre che con una dieta specifica, anche con gli integratori. ?Per risvegliare a tiroide si possono prendere tirosina, vitamina B, iodio. Per l'ipofisi sono indicati alcuni aminoacidi: arginina, ornitina e altri?, sottolinea ancora il dottor Polimeni.

?C'? poi la questione del grasso bruno...?. Di che si tratta? ?Il grasso bruno ? quella parte del tessuto adiposo che, nonostante il nome, ha proprio una funzione di "bruciagrassi". Per farlo lavorare di pi? vanno utilizzate sostanze come l'inositolo o la vitamina F. Perch? sia davvero utile?, conclude Polimeni, ?? necessario per? che la terapia di integratori venga studiata su misura, caso per caso, da uno specialista?.
17 Febbraio 2005