CRONONUTRIZIONE - NUTRIGENOMICA

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LA GENETICA E' SERVITA:COME STAI NOV -2009-


 LA GENETICA E’ SERVITA 
 
L’uomo è ciò che mangia: mai come oggi  questo vecchio detto sembra essere una realtà. Evidenze mediche  ed esperimenti scientifici hanno confermato infatti che una corretta alimentazione non aiuta solo a prevenire obesità, eccesso di grassi nel sangue, diabete e rischio infarto.
I cibi agiscono a un livello più profondo, influenzando i geni e correggendo certi  piccoli difetti che con il tempo possono portare allo sviluppo di malattie serie tra cui i tumori. La bella notizia è che gli alimenti che svolgono quest’azione per l’organismo non sono rari o costosi. Sono sostanze antichissime, contenute nei cibi che i nostri antenati (soggetti a molte meno malattie rispetto alle popolazioni moderne) hanno consumato per secoli. Oggi gli studiosi le hanno rivalutate, dedicandovi perfino una definizione su misura.
 
 
GLI ALIMENTANO CHE CURANO
 
Si tratta dei nutraceutici traduzione italiana della parola anglossassone nutriceutical, composta dai vocaboli nutrition e pharmaceuticals. Che cosa vuol dire?
Esattamente quello che dice il loro nome: sono sostanze nutrizionali con proprietà curative. Trovarle è semplice: sono nei frutti, nei vegetali, nelle alghe, negIi alimenti probiotici e sono disponibili a dosi più elevate e concentrate sotto forma di integratori. “Attenzione però sarebbe semplicissimo affermare che i nutraceutici curano” – chiarisce il Dott Ascanio Polimeni, medico chirurgo esperto in nutrigenomica.
“sarebbe come dire che è concesso seguire un’alimentazione squilibrata e ricca di grassi, per poi fare scorta di integratori, per stare bene.
Piuttosto è vero che un’assunzione regolare di alimenti ricchi di nutraceuticio, solo se necessario, di nutraceutici sotto forma di integratori, aiuta nel lungo periodo a rafforzare il sistema di difese naturali e anche a prevenire alcune malattie”
 
 
CIBI FUNZIONALI NATURALI E NON 
 
Che i nutraceutici siano utili è insomma assodato, ma dove si trovano e, soprattutto, come è possibile farne scorta? “sono sostanze dalle caratteristiche diverse – spiega il professor Polimeni – ne fanno parte vitamine, sali minerali, aminoacidi, oligoelementi, enzimi, elementi biologicamente vivi e attivi. La caratteristica che li accomuna è che derivano tutti da alimenti di origine vegetale2
Gli alimenti che contengono nutraceutici sono i cosidetti alimenti funzionali: sono cibi ricchi di sostanze benefiche che aiutano nella prevenzione delle malattie e che quindi non devono mancare sulla tavola. “per fare un esempio, il pomodoro è un alimento funzionale poiché è ricco di licopene, un nutraceutico che svolge un importante ruolo antiossidante, cioè di lotta contro i radicali liberi responsabili della comparsa si molte malattie - spiega l’espero - altri cibi funzionali sono i mirtilli e l’uva nera, che contengono pro-antocianidine, che sono nutraceutici. O, ancora, il nutraceutico luteina, protettore specifico dell’occhio, è contenuto in alimenti funzionali come spinaci, rucola e altri vegetali verdi. 
Esistono anche i cibi funzionali prodotti industrialmente: ne sono un esempio gli yoghurt arricchiti, per esempio, con il coenzima Q10 che è un potente antiossidante. I probiotici, infine, sono preparazioni a base di latte fermentato al quale vengono aggiunti batteri specifici che, rafforzando la flora intestinale, migliorano il sistema di difesa dell’organismo. 
 
 
 
POLIVITAMINICI CON MODERAZIONE
 
A tutti, quindi, conviene seguire un’alimentazione varia e di alimenti funzionali. Ma, per aumentare l’apporto di queste preziose sostanze è anche possibile assumere complessi polivitaminici. Attenendosi alle dosi indicate sulla confezione ed eventualmente chiedendo consiglio al medico, si può essere certi di procurarsi ogni girono una quantità di nutraceutici. Occorre invece una certa cautela con i veri e propri integratori a base di nutraceutici. Capsule compresse o polvere che costituiscono un concentrato di una sola sostanza andrebbero presi in caso di reale necessità solo con prescrizione medica e a seguito di approfonditi accertamenti.
Se per caso in famiglio ci sono casi di problemi alla vista come la degenerazione maculare senile, può essere utile assumere cibi ricchi di luteina, il nutraceutico che svolge una funzione protettiva sui tessuti dell’occhio. Nel caso di ricorrenza di tumore al seno può essere necessario inserire nella propria alimentazione quotidiana un concentrato di isoflavoni della soia. Questa sostanza svolge un’azione antagonista rispetto agli ormoni femminili, che sono coinvolti nella comparsa del tumore al seno. Il licopene, infine, può essere assunto per limitare il rischio di tumore alla prostata negli uomini che ne sono predisposti.
 
 
NEI VEGETALI E NELL’OLIO D’OLIVA
 
Se i nutraceutici in dosi concentrate si possono trovare in farmacia come integratori consigliati dal medico, queste preziose sostanze si trovano anche in molti cibi. Secondo gli esperti un’alimentazione di tipo mediterraneo a base di frutta fresca e vegetali crudi di diversi colori pesce azzurro una moderata quantità al giorno di olio d’oliva, un po’ di frutta secca (come noci e mandorle per esempio) consumata con moderazione, è sufficiente a coprire il fabbisogno quotidiano di nutraceutici. Tra i più importanti nutraceutici ci sono le proantocianidine, sottogruppo dei bioflavonoidi, che sono sostanze con elevato potere antiossidante e antinvecchiamento. Si trovano in uva nera, mele, lamponi, mirtilli. E’ invece presente nei vegetali di colore rosso (pomodoro, papaia, anguria …) il licopene una sostanza dalle spiccate doti antiossidanti che, per fortuna, non viene distrutta, bensì esaltata dalla cottura.
Gli esperti hanno osservato che una carenza di licopene è legata alla comparsa di alcune forme di tumore. Secondo altri studi, può aiutare a prevenire le malattie cardiovascolari e certe forme di degenerazione cognitiva negli anziani. Anche gli acidi grassi Omega 3 e Omega 6 sono importanti nutraceutici utili soprattutto per la prevenzione dei disturbi cardiovascolari e dell’ictus. Si trovano nel pesce azzurro e nell’olio vegetale di tutti i tipi, che deve però essere consumato in quantità moderate per evitare che le calorie apportate causino aumento di peso.
 
 
TANTA VITAMINA C
 
Anche la vitamina C è un nutriente essenziale per l’uomo. E’ coinvolta nella sintesi di molti componenti del tessuto connettivo, tra cui collagene, elastina, tessuto osseo. Inoltre favorisce il trasporto del ferro ed è un potente antiossidante, che stimola l’attività di difesa dell’organismo e previene i disturbi degenerativi.
Trovare la vitamina C è facile: è presente negli agrumi, nei kiwi e nei vegetali rossi. Consumarne una dose ogni giorno permette di raggiungere la quantità ideale di 60 milligrammi suggerita dai nutrizionisti, senza che sia necessario ricorrere a integratori. I polisaccaridi, invece, si sono rivelati efficaci nella prevenzione dei diabete poiché controllano i livelli di zucchero nel sangue. Anche questi possono essere assimilati mangiando regolarmente fibre, sotanze complesse che non vengono assorbite dall’intestino e che sono presenti in tutti i tipi di frutta e vegetali. L’elenco, comunque, sarebbe quasi infinito: sono nutraceutici anche gli enzimi, le sostanze contenute nelle alghe, negli aminoacidi, gli estratti di papaia fermentata, il frutto del baobab e tanti altri.
 
 
 
I GENI CAMBINAO CON IL CIBO
 
Al momento non si sa ancora con certezza se una persona predisposta a un certo tipo di malattia può effettivamente evitare di ammalarsi, ma esistono test genetici che riferiscono se una persona ha geni sensibili all’influsso positivo di determinati nutrienti. I geni infatti sono in continua interazione con l’ambiente esterno, quindi cambiare alcuni fattori esterni significa modificare l’espressione stessa dei geni. L’aspetto dell’ambiente che influenza maggiormente l’organismo è l’alimentazione. Conoscendo meglio l’effetto che i nutrienti hanno sulla costituzione genetica, è possibile esercitare un controllo su qualità e aspettativa di vita. Negli ultimi anni lo studio del rapporto tra geni e ambiente ha permesso di esplorare un nuovo territorio della conoscenza alimentare: la nutrigenetica o nutrigenomica.
 
 
DIETA SU MISURA
 
La nutri genomica consiste nello studio di un gruppo di geni che determinano il modo in cui una persona reagisce all’introduzione di nutrienti essenziali. Questo permette di formulare un regime alimentare su misura, stabilendo in base al genotipo di una persona qualità e quantità giornaliera dei nutrienti necessari e indicando le dosi ideali per ottenere i massimi benefici. Ciscuno dei geni dell’uomo possiede circa 10 differenze chiamate polimorfismi. Sono proprio questi polimorfismi a causare un differente modo di reagire, tra le varie persone, alle sollecitazioni esterne, tra le quali l’alimentazione. La nutri genomica descrive appunto i cambiamenti nell’espressione genica in seguito a uno specifico intervento nutrizionale. I test proposti con  la nutri genomica si basano sull’analisi di 50 polimorfismi genetici localizzati su 36 geni, che esercitano un importante ruolo nei processi di detossificazione, nel processo infiammatorio, nell’attività antiossidante, nella sensibilità all’insulina, nello stato di salute del cuore e delle ossa.
A seconda che una persona presenti un determinato polimorfismo su un gene, significa che è più sensibile all’azione di fattori positivi come appunto i nutraceutici, ma anche negativi, come i grassi, lo stress, l’inquinamento. Per sottoporvisi è sufficiente rivolgersi a un ambulatorio specializzato in analisi genetiche e chiedere i test sul Dna o sui polimorfismi genetici.
 
 
I TEST SONO ANCORA COSTOSI

Al momento questi esami sono piuttosto costosi e non rimborsati dal Servizio Sanitario nazionale: si parte dai  200 euro in su. Uno di questi si chiama Nutri-Best e analizza alcuni tra i più importanti geni coinvolti nella regolazione del metabolismo. Serve per creare una dieta personalizzata in grado di migliorare il benessere delle persone attraverso l’ottimizzazione del loro metabolismo. E’ bene ricordare che non si tratta di test diagnostici, in grado di rivelare malattie genetiche.
 
 
LO SPECIALISTA

Il Professor Ascanio Polimeni si è laureato in medicina e chirurgia presso l’Università degli Studi  di Bologna, dove si è specializzato anche in bronco pneumologia. La sua attività si svolge in diversi settori della medicina soprattutto nel settore della psiconeuro-endocrinologia, nutrigenomica e cronobiologia, di cui ha conseguito Master negli Stati Uniti.
Esercita la libera professione a Roma e Milano dove dirige i Centri per la Cura della Menopausa e dell’invecchiamente cellulare. E’ membro del comitato scientifico della WOSAAM e dell’IHS (International Hormone Society).E’codirettore del progetto venerepersempre(www.venerepersempre.com)e della societa’ scientifica Regenera Research Group(www.regeneragroup.com)      
 
21 Gennaio 2010