CRONONUTRIZIONE - NUTRIGENOMICA

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La cronodieta [guida pi? bella ]


I'estate ? alle porte, ma la linea (ahinoi) non ? proprio quella migliore per il costume da bagno. Ci vorrebbe una dieta, ma che noia dover pesare tutti i cibi, calcolare le calorie... Che fare allora? Come cancellare, in poche settimane e senza tagli drastici al menu, i chili di troppo? Noi vi proponiamo un metodo per tornare in forma in 21 giorni mangiando di tutto (o quasi).

LA CRONODIETA. Dimenticate le calorie e tenete d'occhio l'orologio: non ? tanto importante quanto si mangia, ma a che ora si mangia. Il potere ingrassante dei cibi, infatti, varia in rapporto all'orario di assunzione. La scoperta risale agli anni Settanta e ad alcuni studi condotti negli Stati Uniti. A due gruppi di pazienti veniva servita la stessa dieta da 2.000 calorie, ma i pasti erano concentrati in momenti diversi della giornata, rispettivamente al mattino e alla sera. Alcuni mesi dopo, chi aveva mangiato al mattino era dimagrito, gli altri no.

A partire da queste ricerche, in Italia, il dottor Mauro Todisco, in collaborazione con il nutrizionista Ascanio Polimeni, ha ideato la cronodieta. Ed ? proprio a questi due specialisti che abbiamo chiesto di elaborare le nostre proposte dimagranti.

COME FUNZIONA. L'organismo ha al suo interno un orologio biologico, una specie di timer che scandisce tutte le attivit?, dalla pressione arteriosa alla temperatura, alla produzione di ormoni, fino al metabolismo, appunto il meccanismo attraverso il quale il nostro corpo trasforma i cibi in energia.

Esso funziona di pi? nella prima parte della giornata, mentre dopo le 17 cala l'attivit? delle ghiandole ?sciogligrasso?: diventa cos? pi? probabile che quello che si mangia non venga bruciato ma si trasformi in ciccia. Per questo motivo i cibi ?a rischio>) come i carboidrati (pane, pasta, legumi), i dolci e i condimenti devono essere consumati entro il primo pomeriggio e le proteine la sera.

LA PERSONALIZZAZIONE. Questa ? la regola generale. Ma il ritmo interno non ? uguale per tutti. Tant'? vero che non tutti ingrassiamo allo stesso modo. In particolare si possono individuare tre biotipi diversi, a seconda della localizzazione del grasso: ve li presentiamo nella pagina accanto. Per ciascuno di essi la cronodieta prevede aggiustamenti e variazioni rispetto al modello di base.

A CHI SERVE E A CHI NO. E un regime adatto a tutti, anche oltre le tre settimane previste. Va seguito invece sotto stretto controllo medico da chiunque abbia problemi di salute. Il sistema si adatta anche alle mamme in attesa o a chi ha allattato, ma andrebbe allora studiato da uno specialista.
0La prima regola ? il buonsenso. Non ? necessario pesare ogni cibo (solo dei carboidrati vi forniamo le esatte quantit?). Ma attenzione: la libert? di ?andare a occhio? non deve trasformarsi in un alibi che giustifica le abbuffate. Per aiutarvi a non esagerare abbiamo visualizzato le porzioni giuste (nelle foto in alto) per ogni piatto.

I nostri men? sono studiati in modo che i cereali e i loro derivati (biscotti, cracker, pane, pasta, riso, ecc.) siano consumati nella prima parte della giornata, quando il nostro metabolismo ? in condizione di ?bruciarli? meglio. La stessa regola vale anche per i legumi (ceci, fagioli, lenticchie eccetera) e per le patate.

Dopo le 17 invece sar? bene assumere le proteine. La carne, il pesce, le uova, i latticini devono perci? (alternativamente) costituire la cena. Soltanto chi ha un sovrappeso ((a mela? qualche volta pu? consumare proteine a pranzo (al posto dei carboidrati). La frequenza deve tener conto delle caratteristiche personali: il
livello di colesterolo (che consiglier? prudenza con uova e formaggi grassi) o la presenza di osteoporosi (che invece far? scegliere i formaggi pi? spesso).

Gli ortaggi e le verdure devono essere presenti nei due pasti principali. Ricordate che quelle pi? ricche di zuccheri (le elencheremo in futuro) ? preferibile consumarle a pranzo. La quantit? delle verdure ? libera (anche se chi ha un sovrappeso ?a mela? non
deve esagerare). La frutta deve essere consumata entro le 17.30, massimo le 18. Meglio mangiarla da sola.

L'alcol (birra,vino, liquori) ? vietato.
Potete bere acqua a volont?. Ma attenzione, se si beve molto ? meglio concentrare il ((pieno)) lontano dai pasti per non ostacolare la digestione.

Si possono prendere due tre caff? al giorno, (senza zucchero oppure con dolcificante), se non ci sono problemi particolari che ne sconsigliano l'uso.
Non saltate i pasti. Non sono consentiti ?recuperi)) di alimenti fuori dall'orario di assunzione. Tra l'altro un solo pasto al giorno (specialmente la sera) inibisce il metabolismo, mentre mangiare spesso significa bruciare di pi?.

Non abusate dei condimenti, anche se non ? necessario abolirli. Per condire, preferite i grassi vegetali (olio extravergine di oliva odi semi di mais e girasole) rispetto a quelli animali (burro, strutto, lardo).
La dieta non deve essere sinonimo di punizione. I men? devono essere appetitosi e vari, il peggior nemico del dimagrimento ? la ripetitivit? dei piatti.

Per restare in forma ? necessario fare ogni giorno attivit? fisica (non solo palestra o piscina, vanno bene anche le lunghe passeggiate, a patto che si tratti di un movimento costante nel tempo).
17 Febbraio 2005