CRONONUTRIZIONE - NUTRIGENOMICA

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IL PESO NON VA'GIU'?CONTROLLA LA TIROIDE-DONNA MODERNA GENNAIO 2010


 Il peso non va giu’? controlla la tiroide
 
Quando questa ghiandola lavora poco dimagrire diventa una vera e propria impresa. Prima di metterti a dieta allora leggi qui
 
 
Quando la tiroide lavora poco spesso l’ago della bilancia fa fatica a scendere anche se ci si mette a dieta. “ipotioroidismo è molto frequente e può comportare un lieve aumento di peso” spiega Ascanio Polimeni ,neuroendocrinologo codirettore di Regenera Research Group(www.regeneragroup.com)“il metabolismo rallenta, si riduce l’utilizzo energetico e si possono accumulare chili dovuti soprattutto alla ritenzione dei liquidi” Naturalmente il problema va accertato dalle analisi del sangue e nella maggior parte dei casi curato con l’ormone tiroideo prescritto dall’endocrinologo. Ma non ci sono solo i farmaci, anche la giusta dieta e addirittura l’agopuntura possono aiutare la tiroide a funzione bene.
 
A tavola.
“La dieta è fondamentale perché fornisce i micronutrienti che attivano la tiroide, come iodio, zinco, selenio, tirosina  - spiega Ascanio Polimeni, medico specialista in psiconeuroendocrinologia – questi aiutano a trasformare l’ormone tiroideo T4 nel T3 la forma biologicamente attiva di cui la ghiandola ha bisogno per funzionare meglio” Che cosa bisogna mettere allora in tavola. Alimenti come pesce e alghe (per lo iodio almeno tre volte alla settimana) semi di girasole, mandorle, germe di grano e cereali integrali, soprattutto riso (per zinco e selenio tutti i giorni) carne rossa e bianca (per la tirosina tutti i giorni)Da evitare invece i latticini: il calcio frena la tiroide. Lo stesso vale per la soia i grassi e le verdure della famiglia dei cavoli. Se non si riesce a seguire una dieta corretta possono essere utili gli integratori ricchi di iodio, a base di alghe (fucus, laminarie). “Attenzione a non eccedere! – spiega il dott. Ascanio Polimeni – E’ indispensabile sempre stabilire le dosi con il medico perché troppo iodio, che penetra nell’organismo anche con le creme anticellulite può causare la tireotossicosi, una grave patologia della tiroide”.
 
In palestra
 
Camminare, nuotare, o andare in palestra almeno un giorno a settimana si e uno no sono attività fondamentali per riattivare la tiroide e dimagrire. Per due motivi – spiega Polimeni – l’esercizio fisico sviluppa la massa muscolare, il tessuto che brucia di più in assoluto, stimolando il metabolismo. In secondo luogo muoversi stimola la produzione di leptina, sostanza chiave che favorisce la conversione del T4 in T3 e diminuisce l’insulina altro ormone causa frequente di aumento di peso. E’ importante fare almeno tre quarti d’ora di esercizio ogni volta perché solo dopo la prima mezz’ora di attività si iniziano a bruciare i grassi e non desistere se dopo le prime settimane di palestra non si scende di un grammo: ci vogliono almeno un paio di mesi, ma i risultati arrivano.
 
Dall’agopuntore
 
Si può ingrassare anche per colpa della tensione nervosa. Troppo cortisolo (ormone secreto dalle surrenali sotto stress) può agire sugli ormoni tiroidei e impedire alla ghiandola di funzionare bene. E i sintomi, oltre all’aumento di peso dovuto soprattutto a ritenzione idrica, sono stanchezza, depressione, gonfiore sotto gli occhi. Allora inutile riempirsi di ormoni tiroidei: non funzionano – In questi casi la cosa migliore è sottoporsi a un ciclo di sedute di agopuntura dice Claudio Corbellini agopuntore esperto di psiconeuroendocrinolgia – gli aghi associati magari a integratori come ginseng e astragalo aiutano a ricaricare le ghiandole surrenali e a rilassare il sistema nervoso.
 
15 Marzo 2010