Cronobiologia

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Restare in salute con i ritmi dell'orologio viveresani [ aprile 1996]


La cronobiologia, una recente scienza anche oggetto di studi universitari, parte dal presupposto che la vita dell'uomo ? guidata da un complesso sistema di meccanismi interni, chiamati ritmi biologici.

? Ogni funzione vitale dell'organismo (come la temperatura corporea) segue una propria scansione che, a seconda dei casi, si pu? manifestare con variazioni nel corso di una giornata, di un mese o nell'arco di un anno. Conoscere le oscillazioni cicliche di questi meccanismi regolatori interni ci permette di vivere in sintonia, anzich? in contrasto, con i nostri ritmi naturali.

? La cronobiologia potrebbe trovare un largo campo d'applicazione sia nella medicina preventiva che nella cura medica. Considerando la frequenza dei ritmi delle principali funzioni naturali del nostro organismo si arriva a stabilire con una certa esattezza l'indice di maggior rischio, ossia il momento della giornata, della settimana o dell'anno nel quale si pu? verificare l'insorgere di un disturbo.

Inoltre, il metodo pi? efficace per la somministrazione dei farmaci parte dalla valutazione dell'ora del giorno in cui l'azione dei principi attivi in essi contenuti risulta pi? calibrata, sia in relazione alle variazioni cicliche dei regolatori interni sia alle manifestazioni temporali delle malattie.

CHE COSA SONO I RITMI BIOLOGICI

? L'origine dei ritmi biologici ? l'orologio biologico, costituito da alcune aeree del sistema nervoso che abbracciano sia la ghiandola pineale sia parti dell'ipotalamo: ? proprio questa porzione nervosa che invia delle scosse in maniera ritmica, appunto i ritmi biologici.

?i ritmi biologici di una persona dipendono dai suoi geni e sono indipendenti dai cicli solari: alcuni esperimenti condotti su un gruppo di persone che hanno trascorso intere settimane in grotte sotterranee hanno dimostrato che la maggior pane delle persone tende ad avere un ciclo diurno naturale leggermente pi? lungo di quello delle ventiquattr'ore del sole (circa venticinque ore). Cio?, siamo naturalmente portati ad addormentarci e svegliarci ogni giorno un po' pi? tardi di quello prima.

*Ma il nostro organismo si adatta ogni giorno al ritmo solare di ventiquattro ore per l'azione condotta da alcuni segnatempo, alcuni provenienti dall'esterno altri invece presenti nel nostro organismo, che fungono da sincronizzatori.

E' REGOLATO DAL SORGERE

? Tra gli indicatori temporali, il pi? importante ? l'alternanza luce buio,cio? il sorgere e il tramonto del sole: la luminosit? fa in modo che il ritmo leader che guida l'organismo umano ? quello sonno veglia, generato in modo autonomo da ogni persona, la luce ? solo un segnapassi esterno.

? La ghiandola pineale, infatti, sotto l'effetto della luminosit? produce la serotonina che prepara l'organismo allo stato di allerta, attivando soprattutto la produzione secretiva delle ghiandole surrenali e della tiroide. Con l'apparizione del sole nel cielo mattutino, si regi?
stra un'attivazione di tutti gli ormoni che mettono gli esseri umani in grado di affrontare la giornata: quindi, aumenta l'aggressivit?, la memoria, la lucidit? e l'agilit? fisica.

? Invece, con il tramonto del sole la serotonina viene trasformata dalla ghiandola pineale in melatonina. Quest'ultima inibisce la produzione delle ghiandole surrenali e della tiroide e favorisce le energie, alla crescita alla costruzione dei tessuti.

? Cos? ? facile capire il nomeno della 'jet lag syndrome" il malessere del fuso orario che colpisce chi vola in aereo da una parte all'altra del inondo: stordimento, sonnolenza, insonnia sono il risultato di un'alterazione forzata di quelle lancette del nostro orologio interno determinato da un improvviso cambiamento dei segnali esterni.
A ogni ora, succede...

In base ai bioritmi quotidiani, le ore della giornata hanno caratteristiche specifiche.
Eccole.

0 2 E' l'ora del mal di testa e del mal di denti perch? in questa fascia temporale le secrezioni di endorfine, sostanze antidolorifiche naturali, toccano il punto minimo e quindi si abbassa la soglia del dolore.

5 8 questo spazio di tempo,l'incidenza dell'infarto ? doppia rispetto alla sera o alla tarda notte. Questo succede perch? proprio nella prima mattinata c'? una maggiore attivit? della serotonina, che stimola il sistema simpatico proprio per prepararci al risveglio: perci?, aumenta anche la frequenza cardiaca, la pressione sanguigna e quindi con questo carico di lavoro diminuisce il livello di efficienza del cuore che sopporta con meno facilita gli sforzi nella fase mattutina.

10 12 Lore della tarda mattina sono le migliori per applicarsi allo studio o per risolvere un problema di lavoro. La capacit? di pensare con chiarezza e di reagire prontamente raggiunge il picco massimo intorno a mezzogiorno; cos? come la capacit? di memorizzare a breve termine ? molto pi? elevata che in qualsiasi altro momento della giornata.

14 17 Per i malati di ulcera gastrica o duodenale queste sono le ore in cui si verificano con maggior probabilit? gli attacchi acuti. Nelle persone sane la secrezione di succhi gastrici (i liquidi contenuti nello stomaco che contribuiscono a degradare e digerire i cibi ingeriti) ? minima durante la notte, aumenta progressivamente nelle ore della mattina e raggiunge l'apice a mezzogiorno; invece nei malati d'ulcera, il ritmo della produzione dell'acido cloridrico da parte dello stomaco ? alterata. Cio?, il picco diurno pu? protrarsi pi? a lungo della norma: questo significa che una maggior quantit? di succhi gastrici resta nello stomaco e espone perci? le pareti dello stomaco all'azione corrosiva delle sostanze acide contenute nei succhi gastrici. Anche di notte, poi, la secrezione continua a mantenersi su livelli alti.

15 18 il periodo migliore per andare dal dentista perch? in quest'arco di tempo ? stata dimostrata una maggiore efficacia degli anestetici locali. Se somministrato di pomeriggio, infatti, l'anestetico a parit? di dose garantisce un'azione sedativa contro il dolore molto pi? prolungata rispetto al mattino.

17 20 Il tardo pomeriggio ? la fase del giorno in cui l'organismo ? nelle condizioni migliori per fare sport, in quanto sono maggiori le capacit? di coordinazione ed ? pi? accentuata la prontezza agli stimoli esterni. Alcuni studi hanno evidenziato che per la maggior parte delle persone allenarsi verso sera sembra meno faticoso epi? facile, spingendole a impegnarsi di pi? e a trarre massimo beneficio dall'allenamento. In particolare, il tardo pomeriggio ? consigliato per la pratica di sport aerobici (corsa, ciclismo, eccetera): in quest'orario, l'efficienza dei polmoni e del cuore raggiunge i pi? alti livelli e il fisico ? in grado di sfruttare al meglio le proprie riserve di energia.

20-23
Attenzione alle reazioni allergiche. Starnuti, pruriti ed eruzioni cutanee sono in agguato proprio nelle ore in cui il livello di cortisolo, che ? un immunosoppressore, tocca la punta minima giornaliera. E' importante assumere i farmaci specifici contro questi disturbi di sera, intorno alle 19 proprio per contrastare l'azione degli agenti allergizzanti (antigeni).

21-24 In questo orario, le nostre variazioni di umore qualche volta tendono verso la malinconia, mentre ? stato dimostrato che la sensazione di benessere aumenta sensibilmente nelle ultime ore della mattina. Il momento della giornata in cui ci sentiamo pi? euforici e sereni in genere coincide con la quarta ora successiva al risveglio.

3-6 E' a partire dalle undici di sera che aumenta il rischio di un attacco di asma allergico, che raggiunge l'apice tra le 6 e le 7 di mattina. La natura notturna degli attacchi di asma allergico, che iniziano a tarda notte o al mattino presto, ? strettamente legata alle variazioni di calibro dei rami bronchiali i quali si dilatano e si restringono secondo un ritmo giornaliero. Attorno alle sette, per esempio, si pu? verificare una condizione di broncocostrizione: i bronchi appaiono pi? serrati e perci? la respirazione ? pi? difficoltosa. Invece, durante il giorno la vulnerabilit? agli antigeni ? molto bassa: alle quindici, quando la curva dell'asma ? nel punto pi? basso, i bronchi appaiono aperti e rilassati e dimostrano nei confronti delle sostanze allergizzanti una quasi completa immunit?. Alcune persone molto sensibili possono per? entrare in contatto con un antigene nelle ore diurne, quando il loro livello di vulnerabilit? ? molto basso, e avere una reazione allergica ritardata di notte, quando sono minori le difese contro gli agenti irritanti.


Con la consulenza del dottor Ascanio Polimeni, diplomato in psiconeuroendocrinologia e presidente dell'AL D.C.A(Associazione italiana disturbi dell'umore e dei comportamenti alimentari) a Roma e a Milano.
17 Novembre 2004