Cronobiologia

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Ognuno ha il suo orologio-for men magazine- maggio 2008-


Ognuno è l’orologio che ha.

Sveglia alle 7. Alle 9 in ufficio e alle 11 riunione di lavoro. Pranzo alle 13 e di corsa si ricomincia: fino alle 18. Poi la palestra e gli amici. Finché, cotto dalla stanchezza, non vedi l'ora di coricarti. Ma se hai fatto tutto questo un po’ insonnolito o nervoso per non si sa cosa, prima di pensare a domani occorre, come diceva il filosofo Socrate, conoscere meglio te stesso. Sapere quando sei al top delle capacità di rendimento e quando, invece, perdi i colpi, diventando preda di stanchezza e tensioni. Lo scrive la cronobiologia: la scienza che studia le oscillazioni delle funzioni biologiche all’interno di periodi determinati, come giorno, mese e anno. Lo dice il dottor Ascanio Polimeni, diplomato in America in psiconeuroendocrinologia membro del comitato scientifico dell’IHS(INTERNATIONAL HORMONE SOCIETY) e della WOSAAM(WORLD SOCIETY OF ANTIAGING MEDICINE) che ci conduce per mano in questo viaggio alla ricerca dei ritmi del benessere.

GUFI O ALLODOLE?

La partita si gioca fra i soggetti mattinieri e quelli notturni, che la cronobiologia divide in allodole e gufi. Perché esistono contrasti fisiologici legati all'attività ormonale e al sistema nervoso vegetativo. In pratica: le allodole saltano giù dal letto il mattino presto e sono vispe fino al primo pomeriggio, avendo il calo di palpebra verso il tramonto. I gufi al contrario odiano le levatacce e carburano mano a mano che lo giornata volge al termine. A prender nota delle distanze che passano tra questi soggetti, ci aiutano i loro ritmi circadiani (dal latino “circa” e “diem” significa “circa un giorno”), ovvero quei cicli biologici che, agendo sul sistema nervoso, regolano le fasi di veglia e riposo di numerose funzioni organiche. Le maggiori divergenze si hanno se tiriamo in ballo la pressione del sangue, più bassa al mattino nei gufi e più alta nelle allodole, e la temperatura corporea. Ma cosa condizionano i ritmi biologici? L'umore, il rendimento psicofisico, l'andamento le malattie e non solo. Conoscerli è utile per vivere bene.

L’OROLOGIO CHE È IN VOI

Ascoltare il corpo e rispettare i suoi ritmi senza tirare la corda, è già un modo per garantirsi un buon livello di energia. Ma, volendo, l'efficienza può ancora migliorare. Il trucco è semplice: si tratta di adottare una dieta capace di favorire la produzione degli ormoni che, dirigendo tutta l'orchestra biologica, ci rendono più o meno attivi: serotonina (nota come “molecola della felicità”, risiede soprattutto nell'intestino e nel cervello,) e melatonina (è l’ormone prodotto dalla ghiandola pineale alla base del cervello e regola il ciclo sonno-veglia.). Di primaria importanza che, durante il giorno, prevalga un'alimentazione a base di carboidrati complessi, come pane, pasta e riso. A patto che non si perda di vista l’attività fisica con i suoi momenti ideali. In generale gli sport aerobici, come il nuoto, la bicicletta, il jogging e la corsa, andrebbero praticati preferibilmente al mattino presto o nel tardo pomeriggio, quando il funzionamento del sistema cardiovascolare è al suo massimo. Quelli dov’è richiesta forza muscolare, come il body building e il tennis, per esempio, riescono meglio e affaticano meno l'organismo dalle 13 alle 18,30: perchè in queste ore la capacità dei muscoli è più intensa.

BIORITMO INCEPPATO

In primavera ti senti più pimpante. Ma capita che l’orologio ti s’inceppi davanti all’aumento di luce e non riesca più a prendere sonno, risentendo di continui sbalzi d’umore o di problemi intestinali. È tutta colpa dell'organismo: sta producendo serotonina in eccesso. Che fare? L'ideale, in questi casi, è affidarsi a microdosi di melatonina che riequilibrano l'organismo mandando finti segnali di buio. Ecco: il calcio e il magnesio sono due integratori che aiutano a stabilizzare l'umore. Se invece fai fatica ad adattarti all'aumento della temperatura e ti senti pigro, ma sei capace di scatti di improvvisa fame o inappetenza, fai incetta di zinco, rame e magnesio. Per i turnisti, è indicata anche la fototerapia, vale a dire l'esposizione a una particolare lampada che emette una luce brillante bianca di 2.500 lux di intensità. E sarà come rimettere le batterie nel tuo gigantesco orologio interno.

ROBERTA MARESCI
28 Agosto 2008