Cronobiologia

Tutti gli articoli sulla Cronobiologia.


C'? un orologio in testa:cos? gli darete la carica. visto [ marzo 2000]


Cambia la stagione e il nostro organismo si mette in sintonia con la primavera. L'orologio biologico che ? all'interno del nostro cervello reagisce agli stimoli sensoriali che vengono dalla natura (maggiore luminosit?, profumi e colori delle piante) intensificando la produzione degli ormoni che danno al nostro corpo una sferzata di vitalit? e di buonumore: la serotonina, le endorfine, il cortisolo. E cos? noi abbiamo pi? voglia di stare all'aperto. di muoverci, ma soprattutto di socializzare, di fare nuovi incontri: una versione ?civilizzata? del periodo di accoppiamento degli animali.

In questo modo la cronobiologia, la scienza che studia le variazioni dell'organismo in relazione al fattore tempo, spiega l'euforia che si prova al ritorno della bella stagione.

?Tutti gli esseri viventi, dall'alga unicellulare all'uomo, sono caratterizzati dalla periodicit? e dal ritmo delle loro funzioni?, spiega il dottor Ascanio Polimeni, specialista in neuroendocrinologia a Roma e a Milano. ?Questi ritmi vitali sono governati, negli esseri umani, da una serie di orologi biologici che si trovano nell'area emotiva del cervello, e pi? precisamente nell'ipotalamo, nell'ipofisi, nella ghiandola pineale. E vengono regolati dalla produzione di numerose sostanze (ormoni, neurotrasmettitori, neuropeptidi) che, in stretto collegamento con il sistema nervoso, portano le informazioni a tutto l'organismo e mantengono in fase i ritmi di cellule e organi?.
Le sostanze che regolano il ritmo principale dell'organismo, il sonno e la veglia, legato all'alternanza della luce e del buio, sono la serotonina e la melatonina. La prima viene prodotta dal cervello sotto l'effetto della luce, e attiva tutto il sistema della veglia: la seconda, secreta dalla ghiandola pineale. ? il famoso ?ormone della notte? e favorisce il sonno.
Su questo ritmo si sincronizzano tutti gli altri, e cio? il riposo e l'attivit?, il cibo e il digiuno, la successione delle stagioni.
Le nostre funzioni ritmiche sono numerosissime e i loro valori non sono fissi, ma
oscillano periodicamente segnando dei minimi e dei massimi. I ritmi possono essere circadiani (avvengono nel corso delle 24 ore) come quelli della pressione del sangue e della temperatura corporea: ultradiani (con frequenze pi? rapide) come il battito cardiaco, la respirazione, le secrezioni ormonali: settimanali o mensili (come il ciclo ovulatorio nella donna).

Allodole e gufi
L'orologio biologico, pur battendo ritmi geneticamente predeterminati e comuni a tutti gli uomini, pu? andare leggermente pi? avanti in una persona e restare indietro in un'altra.
Fra i soggetti mattinieri e quelli notturni, che la cronobiologia chiama ?allodole? e ?gufi?, esistono differenze
fisiologiche legate all'attivit? ormonale e al sistema nervoso vegetativo. Le allodole amano alzarsi presto, sono pi? attive in mattinata e nel primo pomeriggio, e sonnolente la sera; i gufi al contrario, la mattina faticano a mettersi in moto. funzionano al meglio nel pomeriggio e fanno le ore piccole senza difficolt?.

Anche i loro ritmi circadiani segnano delle differenze: le pi? evidenti riguardano la pressione del sangue, che ? pi? bassa al mattino nei gufi e pi? alta nelle allodole: e la temperatura corporea. che raggiunge valori pi? elevati circa 70 80 minuti prima nei mattinieri che nei ?notturni
I ritmi biologici influenzano l'umore, il rendimento psicofisico, l'andamento
le malattie. Conoscerli ? quindi utile per la salvaguardia della salute, per lo sport, il lavoro, la dieta e i] sonno. Vediamo quali sono i consigli del dottor Polimeni per seguire, con successo, i ritmi del nostro corpo in tutti questi campi.

Per lo sport

Anche l'attivit? fisica ha i suoi momenti ideali. In generale gli sport aerobici, come il nuoto, la bicicletta, il jogging e la corsa andrebbero praticati preferibilmente al mattino presto o nel tardo pomeriggio, quando il funzionamento del sistema cardiovascolare ? al suo massimo.

Quelli che richiedono forza muscolare, come il body building e il tennis, per esempio, riescono meglio e affaticano meno l'organismo dalle 13 alle 18,30, perch? in queste ore la capacit? dei muscoli ? pi? intensa.

Per il lavoro

Le allodole studiano e lavorano meglio al mattino, i gufi al pomeriggio. In generale, per?, le funzioni intellettive (attenzione, memoria, concentrazione) si esprimono al massimo tra le 10 e le 11 del mattino, e tra le 15 o le 16,30 del pomeriggio quando c'? un maggior apporto di ossigeno e di glucosio alle cellule cerebrali, e tutte le sostanze che regolano lo stato di veglia sono attive.
In questi orari, quindi, si dovrebbero concentrare le attivit? di lavoro intellettuale e di studio pi? impegnative. Sia le allodole che i gufi, per?, devono ricordare che. dopo un'ora e mezzo di attivit? intellettuale, l'attenzione comincia a calare e il rendimento lavorativo diminuisce: occorre dunque una pausa rilassante.

Chi si dedica alla pittura o alla musica dovr? invece approfittare delle prime ore della sera. quando la temperatura del corpo raggiunge valori pi? elevati ed ? favorita la creativit?.

Per dormire

Rispettare i ritmi fisiologici del riposo ? fondamentale per stare bene. Chi si sottopone a stress esagerati, dorme poco e salta i pasti ? destinato ad ammalarsi. L'uomo ? fatto per vivere di giorno e per dormire di notte. Durante il sonno, infatti, vengono prodotti alcuni ormoni come la melatonina, che hanno un'azione molto importante sul sistema immunitario, che ci protegge dalle malattie; e altri che favoriscono i processi di memorizzazione.

Le ore ideali per il riposo notturno sono quelle tra le nove di sera e le sei del mattino: gufi o allodole, tutti dovrebbero dormire otto ore per notte. Il sonno ? particolarmente importante per i bambini (che dovrebbero riposare per almeno 12 ore): ?
infatti durante la notte che viene prodotto l'ormone della crescita, una sostanza fondamentale per il loro sviluppo equilibrato.

Per il sesso

Contrariamente a quanto si pensa, non ? la sera il momento ideale per fare l'amore, ma la mattina presto, quando aumenta nel sangue la concentrazione di testosterone, un ormone maschile legato al desiderio, presente, sia pur in misura minore, anche nella donna. Questa sostanza ha anche un ritmo stagionale, che raggiunge il picco massimo in autunno: la cronobiologia, dunque, cancella i luoghi comuni sul sesso, che indicano nella notte e nella primavera i momenti ideali per fare l'amore.
Nelle donne, comunque, il desiderio sessuale ? legato anche all'aspetto psicologico del rapporto, e sembra aumentare, dal punto di vista biologico e ormonale, nel momento dell'ovulazione, quando ? maggiore la fertilit?.

Per curarsi

Ogni malattia ha un andamento temporale, che pu? seguire ritmi stagionali o circadiani. L'orario pi? probabile per il manifestarsi dei sintomi viene chiamato cronorischio.

Ecco qualche esempio: per chi ha problemi cardiovascolari il pericolo di infarto e di ictus aumenta nelle prime ore del mattino, quando sale la pressione arteriosa; gli attacchi d'asma colpiscono tra la mezzanotte e le quattro del mattino, quando la costrizione bronchiale aumenta: il mal di denti martella di notte, perch? con il buio cala la produzione di endorfine, l'analgesico naturale.
L'ulcera si fa sentire tra le 19 e l'una di notte, quando la secrezione gastrica ha il suo picco; le allergic respiratorie e l'artrite reumatoide ci affliggono all'alba, quando la secrezione di cortisolo, un ormone che svolge un'azione antinfiammatoria. ? insufficiente.
Conoscere il cronorischio ? importante per la somministrazione dei farmaci, che deve rispettare i ritmi della malattia, in modo da ottenere con la dose pi? bassa possibile, il risultato maggiore e i minori effetti collaterali.

E in caso di volo...

Uno dei modi pi? clamorosi, e oggi pi? diffusi, di scardinare i ritmi circadiani e di mandare in tilt il nostro orologio interno, il volo transcontinentale.
Quando con l'aereo ci si sposta velocemente di molti fusi orari verso ovest, ma soprattutto verso est, sottraendo o aggiungendo parecchie ore, in un tempo molto breve, alla normale giornata, l'orologio biologico va fuori fase e ha bisogno di alcuni giorni per adeguarsi al nuovo ritmo veglia sonno. Compare allora la sindrome del jet lag che si manifesta con stanchezza, insonnia, mal di testa, disturbi digestivi, diminuzione delle capacit? psicofisiche.
Un altro disturbo causato dall'alterazione dei ritmi fisiologici ? la depressione stagionale che, nelle persone predisposte, compare in autunno, ed ? scatenata dal cambiamento di stagione e dalla diminuzione della luce. Chi soffre di questa malattia fatica a svegliarsi la mattina, ? sempre stanco, triste, angosciato, afflitto da una perpetua sonnolenza e da un desiderio irresistibile di cibi dolci che lo porta a un aumento di peso, ulteriore causa di peggioramento dell'umore.
Anche i lavoratori turnisti (che alternano il lavoro diurno a periodi di lavoro notturno) sono esposti alle cronopatologie da alterazione dei ritmi circadiani; e quindi ai disturbi del sonno, dell'umore e delle funzioni intestinali che le caratterizzano.
In tutti questi casi, per riequilibrare i bioritmi alterati e rimettere al passo l'orologio interno, oggi ci sono due sistemi: il primo ? la somministrazione di melatonina. l'ormone prodotto dalla ghiandola pineale; il secondo ? la fototerapia, vale a dire l'esposizione a una particolare lampada che emette una luce brillante bianca di 2.500 lux di intensit?.
La melatonina ? indicata per alleviare i disturbi da jetlag e per riequilibrare i ritmi biologici dei lavoratori turnisti; la fototerapia per curare la depressione stagionale.
17 Novembre 2004